Piatto meneghino per eccellenza, il risotto alla milanese è una tipicità apprezzata non solo in Lombardia ma in tutta Italia. Prima di giungere alle nostre tavole secondo la tradizionale ricetta, di strada ne ha fatta parecchia.

Numerose leggende solcano la storia di questo piatto. 

Tra le più fantasiose troviamo un vero e proprio scherzo risalente al settembre 1574, in occasione delle nozze della figlia di Valerio di Fiandra, mastro vetraio belga impegnato nei lavori di costruzione del Duomo di Milano.
Durante un banchetto i suoi compagni fecero colorare un piatto di riso con lo zafferano, che era utilizzato come colorante per le vetrate al fine di ottenere effetti cromatici particolari.
Lo scherzo fu però molto apprezzato dal punto di vista del gusto da parte dei commensali, elogiando anche il colore dorato del riso.

La storia ci narra ben altro: infatti, pare che il primo vero “Riso giallo in padella” risalga al 1809 nella rivista “Cuoco Moderno”, dove per la prima volta è menzionato lo zafferano insieme ai classici ingredienti che conosciamo, come burro, cipolla, midollo di vitello, e formaggio grattugiato!

Secondo altre fonti, questo binomio “riso – zafferano” era già noto ad ebrei e arabi, in particolare nella cucina kasher medievale: furono infatti alcuni mercanti ebrei a portare nelle loro peregrinazioni questa ricetta al Nord Italia dalla Sicilia.

Potremmo citare numerosissime versioni legate a questo piatto che ha reso Milano famosa in tutto il Bel Paese (e non solo), ma l’importante è che ora potete gustarlo da noi con il classico ossobuco, gremolada di limone, pinoli e rosmarino!

Vi aspettiamo.